Il 2° Mistero della Luce - Santuario del Poggetto

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Il 2° Mistero della Luce

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Benvenuto Tisi detto il Garofalo, "Le nozze di Cana" (1531), Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo. Olio su tela (306 × 248 cm)
2° mistero della luce: Gesù presente alle nozze di Cana trasforma l'acqua in vino.
Benvenuto Tisi (olio su tela)
Il Garofalo dipinge uno dei più famosi episodi biblici: durante un banchetto di nozze Gesù compie il suo primo miracolo, trasformando le giare di acqua in vino. Nonostante la scena evangelica sia ambientata in Galilea in un tempo remoto, l’artista la contestualizza in un banchetto nuziale svolto presso una corte rinascimentale.
I commensali e gli sposi che siedono all’estremità della tavola, sono elegantemente vestiti secondo la moda della corte ferrarese dell'epoca, eccetto il Cristo seduto in primo piano a sinistra con una tunica rossa e mantello blu, che alza la mano sopra le giare nell’atto di trasformare l’acqua in vino. Il dipinto appare come una tipica illustrazione delle usanze della nobiltà rinascimentali attraverso il quale l’artista, pone in rilievo i personaggi della committenza conferendo sfoggio del loro stato sociale, mentre Cristo appare defilato dai commensali, anche se in primo piano. Nello sfondo del banchetto nuziale, la struttura architettonica dell’antico tempio ricorda da vicino l'affresco, “La scuola di Atene” di Raffaello. Si nota inoltre l’influenza dell’artista nei confronti della pittura veneta e in particolar modo di Tiziano nell’impianto cromatico del dipinto.
Prof. Nicola Castellucci
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